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Di ultima-generazione.it
Chiediamo alla premier Giorgia Meloni e al presidente della Regione Sicilia Renato Schifani un #FondoRiparazione di 20 miliardi per far fronte alla siccità e alle catastrofi climatiche sempre più frequenti.
“Quando fai un danno all’agricoltura lo fai all’umanità”
A #Catania e in tutta la #Sicilia, la #siccità sta generando conflitti e dilemmi che non possiamo più ignorare. Abbiamo ascoltato la testimonianza di un #agricoltore di Paternò, che in pochi minuti ci ha descritto una visione allarmante, frutto di decenni di esperienza diretta a stretto contatto con la terra.
Perché chiedere fondi per costruire nuovi bacini idrici quando quelli esistenti non sono ancora operativi?
Perché non si riesce a mettere in atto un piano efficace di conservazione dell’acqua?
Perché devono essere i cittadini comuni a soffrire, quando esistono già tecnologie e soluzioni pronte per essere implementate? In alcune zone dell’isola, l’acqua viene erogata a bassa pressione per sole due ore ogni dieci giorni. Non c’è abbastanza #acqua per bere, lavarsi, cucinare o fare il bucato.
Perché non vengono effettuati gli interventi di manutenzione necessari, quando sappiamo che il sistema di distribuzione idrica in Italia perde in media il 41% dell’acqua, e in Sicilia il 52%, con punte del 58% ad Agrigento?
E soprattutto, perché i responsabili non vengono chiamati a rispondere delle loro azioni?
È ora di agire! Aiutaci a ottenere un #FondoRiparazione per la Sicilia inviando una mail a Meloni e Schifani adesso.
La situazione:
«Agricoltori, produttori, contadini e allevatori si sentono abbandonati. C’è chi piange vedendo morire il proprio giardino di arance rosse. Mentre sentono discutere di progetti faraonici loro hanno il problema concreto di salvare terreni e piante. […]
Riguardo il lavoro nel 2024, le associazioni degli agricoltori indicano la perdita di migliaia di posti, soprattutto per gli operai dedicati alla raccolta dei prodotti […].
In Sicilia, come in varie altre parti d’Italia, vi è anche la questione delle reti colabrodo. Gli agricoltori lamentano che mentre gli agrumeti e le altre coltivazioni soffrono la mancanza di acqua, il bene prezioso viene in buona parte sprecato perché vi sono disfunzioni nelle paratìe.»
(Corriere della sera*)
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