Edizioni Karl&Rosa

Ecosocialismo per cambiare tutto

Ecosocialismo per cambiare tutto

Di German Bernasconi

Il 10 e 11 maggio 2024, in Argentina, si sono svolti i sesti Incontri Ecosocialisti Internazionali. Si sono svolte per la prima volta fuori dall’Europa, un decennio dopo la prima edizione in Svizzera, a Ginevra, nel 2014.

Il progetto per l’ultima edizione è iniziato più di un anno fa, quando ATTAC e Poder Popular sono stati contattati per verificare se fosse possibile organizzarli. Dopo mesi di dibattiti attraversati dalla dura realtà argentina, con la campagna elettorale, abbiamo dovuto sospendere l’evento inizialmente previsto per il 2023, ma abbiamo continuato il lavoro e ci siamo posti degli obiettivi politici.

I successivi incontri del gruppo di lavoro, a cui erano presenti compagni provenienti da Brasile, Cile, Paesi Baschi e Portogallo, sono stati rafforzati da una serie di incontri internazionali, ai quali si è unita a noi l’organizzazione locale Marabunta (Argentina). Dopo il periodo elettorale e la vittoria di Javier Milei, abbiamo deciso di continuare a preparare gli incontri per il mese di maggio. È stato convalidato subito dopo la vittoria del candidato libertario, in considerazione del suo programma di aggiustamento strutturale del capitalismo contro la classe operaia, perché la solidarietà internazionale è vitale per contrastare i suoi piani.

Alcuni obiettivi degli Incontri

Il movimento per il clima nel nostro Paese è ampio e diversificato. Le lotte contro l’estrattivismo, contro gli OGM e l’uso dei pesticidi ne fanno uno dei settori più dinamici, e che colpisce molto le generazioni più giovani. Tuttavia, la prospettiva ecosocialista non è ancora sufficientemente ascoltata. Consideriamo quindi gli Incontri come una piattaforma volta a riunire tutti gli attivisti che fanno parte di questa prospettiva.

L’obiettivo era quello di fornire continuità politica e attivista, consolidare i dibattiti, omogeneizzare e delineare reali prospettive programmatiche e strategiche, fino alla sfida rappresentata dalla crisi climatica, conseguenza diretta del sistema produttivista capitalista.

Infine, l’organizzazione della COP30 a Belem nel 2025 ha richiesto un nuovo dibattito sul rapporto con questo evento, così come il contro-vertice in preparazione.

Lo stato di avanzamento degli Incontri

Dopo quasi un anno di lavori, il 10 e l’11 maggio, più di 200 persone si sono riunite nell’Auditorium Centrale dell’Associazione dei Lavoratori dello Stato e nei due auditorium dell’Hotel Quagliaro, anch’esso di sua proprietà. Il 9 maggio erano previste delle attività, ma furono sospese a causa del necessario sciopero generale indetto quel giorno da tutti i lavoratori argentini, nel contesto dei massicci attacchi compiuti dal governo di Javier Milei.

Nei due giorni successivi sono stati affrontati diversi temi dell’agenda ecosocialista, a partire dalla storia dei Meeting stessi, nella consapevolezza che ogni lotta deve avere una memoria per non dover ripartire da zero. I problemi dell’eco-marxismo, l’esproprio dei territori, il debito e il commercio, in un’ottica eco-socialista, l’ascesa del militarismo e dell’estrema destra e la repressione sono stati alcuni dei temi della prima giornata, che si è chiusa con un panel che rappresentano le principali lotte ambientaliste che hanno avuto luogo in Argentina negli ultimi decenni.

Sabato 11 si è aperto con un intervento di Michael Löwy sul dibattito tra centro e periferia, seguito da un dibattito approfondito su cosa fare riguardo alla COP30. Sovranità alimentare, ecofemminismo, energia e classi sociali hanno animato il pomeriggio.

L’ultimo panel ha affrontato lo stato attuale del movimento ecosocialista e le sue prospettive future, con un intervento video di una delle figure del movimento ecosocialista, Daniel Tanuro .

L’Incontro è stato coronato dalla promessa di una triplice continuità: la partecipazione al controvertice di Belem, organizzando il Secondo Incontro Ecosocialista dell’America Latina e dei Caraibi; l’organizzazione del 7° Incontro Ecosocialista Internazionale in Belgio, attorno alla sinistra anticapitalista. E la continuazione del dibattito programmatico e strategico all’interno di una rete internazionale che terrà il suo primo incontro nelle prossime settimane.

Alcune conclusioni

Il 6° incontro è stato un successo. Con la partecipazione di più di 40 organizzazioni e di più di 15 paesi, oltre a gran parte delle province argentine, il movimento ecosocialista ha una base solida per intervenire al meglio nel movimento ambientalista. La sfida ora è dare continuità ai propri organismi permanenti di riflessione e costruzione, nonché intervenire in modo unitario nella lotta contro i negazionisti della crisi climatica di estrema destra ed essere sempre vigili per non cadere nelle false soluzioni del capitalismo verde. Oggi siamo più vicini a un’alternativa ecosocialista sistemica che consentirà alla classe operaia di godere di un ambiente sano, orari di lavoro ridotti e più tempo per il divertimento collettivo. È tempo di passare all’offensiva e articolare un programma sistemico contro la barbarie climatica e sociale del capitalismo. 

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